Skip to main content

In occasione della Giornata Mondiale degli Oceani fissata per l’8 giugno dalle Nazioni Unite, MSC Marine Stewardship Council ribadisce l’importanza di oceani in salute ricordandone il ruolo fondamentale per l’equilibrio del pianeta e degli esseri viventi.  

 

Oceani: tutto inizia da qui 

Tutto inizia dagli oceani, uno scrigno ricco di tesori che dalle sue misteriose profondità sorregge l’equilibrio del Pianeta. 
Alla loro versatile natura dobbiamo la nostra stessa vita. Non solo sono il nostro grande polmone blu, con oltre metà dell’ossigeno donato alla Terra, ma agiscono anche come un enorme termostato globale in grado di garantire l’equilibrio del clima. E, naturalmente, sugli oceani milioni di persone fanno affidamento ogni giorno per trarre sostentamento economico e nutrimento.
Negli anni passati abbiamo pensato di godere di queste preziose risorse senza porci alcun limite: abbiamo inquinato e depredato fino al punto di decimare popolazioni ittiche e danneggiare habitat. 
Ecco perché oggi è il momento di acquisire la consapevolezza che se ci prendiamo cura degli oceani, gli oceani si prenderanno cura di noi.   

 

Oceani fonte di vita: 10 motivi per proteggere i loro prodotti 

Anche nella vita di tutti i giorni possiamo contribuire alla tutela degli oceani, a partire dal consumo responsabile dei loro prodotti, i cosiddetti “Blue Foods”. Questi ultimi, sempre più cruciali per affrontare la sicurezza alimentare globale, sono una risorsa da preservare per innumerevoli motivi, scopriamone alcuni: 

1. I prodotti del mare sono ricchissimi di nutrienti

Pesce e frutti di mare forniscono nutrienti come zinco, ferro, vitamine A e B12 e acidi grassi omega-3, essenziali per la salute umana. I pesci grassi come il salmone e le aringhe contengono più nutrienti essenziali di noci, cereali, carne, verdure a foglia o semi. 

2. I prodotti del mare hanno un minor impatto ambientale 

La pesca è meno dannosa dell’allevamento: consuma pochissima terra o acqua e non richiede fertilizzanti o mangimi. I prodotti ittici pescati comportano meno di un decimo della quantità di anidride carbonica associata alla carne rossa e determinano un'impronta di carbonio inferiore a quella di formaggio o del pollo.  Alcuni piccoli pesci, come aringhe, sgombri e spratti, hanno emissioni di carbonio inferiori a quelle del riso e del mais

3. Il consumo di pesce in Italia è più alto della media europea.  

Gli italiani consumano 30kg di pesce fresco pro capite per anno, mentre la media europea si attesta intorno ai 23kg. Le specie più consumate nel 2020 in Italia sono state il tonno pinna gialla, il calamaro, il salmone, la cozza, il tonnetto striato e il merluzzo nordico (dati EUMOFA).

4. Ci sono migliaia di specie diverse da provare 

Sono 2.200 le specie di pesce pescato e 600 di pesce allevato, eppure la maggior parte di noi consuma le stesse poche specie. Variare le specie consumate può alleviare la pressione su quelle più comuni, aiutando a preservare la biodiversità. 

5. Il pesce è un’importante fonte di sussistenza 

600 milioni di persone traggono almeno in parte la propria sussistenza dal settore della pesca e dell’acquacultura. La maggior parte di esse si trova nei Paesi in via di sviluppo e più della metà è rappresentata da donne.  

6. La domanda di pesce raddoppierà entro il 2050 

Per soddisfare questa domanda in continua crescita è necessario sostenere pratiche di pesca sostenibile e un allevamento responsabile di prodotti ittici.

7. Pescando meglio si pesca di più 

Pescare sostenibilmente e porre fine alla pesca eccessiva potrebbe far aumentare la produzione annuale globale di pesce di 16 milioni di tonnellate, sufficienti a soddisfare il fabbisogno proteico di 72 milioni di persone in più all'anno

8. Le persone mangiano pesce da quasi 2 milioni di anni 

Le prime prove del consumo di pesce da parte di un essere umano risalgono a 1.95 milioni di anni fa e sono state ritrovate in Kenya. È in questo periodo che gli esseri umani con un cervello più grande hanno iniziato a evolversi. 

9. Il pesce è una parte importante della tradizione culturale e religiosa 

Tradizionalmente, il pesce viene consumato il Venerdì Santo dai cristiani, mentre nell'ebraismo il pesce è un simbolo di fertilità e fortuna che si mangia durante il Capodanno ebraico. 

10. Tutti noi possiamo proteggere gli oceani 

Scegliendo di consumare prodotti ittici da pesca sostenibile, riconoscibili dal marchio blu MSC, supporti i pescatori che implementano pratiche di pesca sostenibili su base scientifica, permettendo agli oceani di prosperare per il bene delle generazioni future.

Dagli oceani inizia anche il nostro futuro. Ecco perché dobbiamo agire oggi e far sì che anche domani si possa godere della ricchezza del mare e delle sue risorse.  

Vuoi approfondire?

Cos'è la pesca sostenibile

Cos'è la pesca sostenibile

Pesca sostenibile significa lasciare risorse ittiche nei mari in quantità sufficiente, rispettare gli habitat e garantire sostentamento alle persone che vivono grazie alla pesca.

Comunicato stampa

Comunicato stampa

Leggi le ultime news sulla Giornata Mondiale dell'Oceano 2023

Oceani a rischio

Oceani a rischio

Gli oceani ricoprono più del 70% della superficie del nostro pianeta. Essi sono essenziali per la vita sulla Terra