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Dal riscaldamento delle acque all’acidificazione, dalla deossigenazione al mutamento delle correnti, il cambiamento climatico sta avendo un profondo impatto sull’oceano e sulla distribuzione delle popolazioni ittiche.

Le conseguenze del cambiamento climatico sugli oceani

“L' 83% del calore accumulato nell'atmosfera terrestre viene assorbito dall'oceano”

Gli oceani assorbono l'83% del calore accumulato nell’atmosfera Terrestre e un quarto della CO2 rilasciata dai combustibili fossili. Negli ultimi 30 anni, si stima che le ondate di calore marine siano aumentate di oltre il 50% e si prevede che a livello globale le temperature degli oceani aumenteranno di 1-4°C entro il 2100. Il cambiamento climatico causa improvvisi aumenti di temperatura e acidificazione che possono portare alla perdita di habitat e specie marine, e mutamenti nelle correnti e riscaldamento delle acque che stanno cambiando la distribuzione degli stock ittici e alterando la struttura degli ecosistemi. 

Le conseguenze del cambiamento climatico sulla pesca

Il cambiamento climatico minaccia le popolazioni ittiche, ma al tempo stesso può creare nuove opportunità per la pesca. Ad esempio, mentre si prevede che il potenziale di pesca delle aree tropicali avrà un declino fino al 40% entro il 2050, le aree a latitudini più alte, come il Nord Atlantico e il Nord Pacifico, vedranno aumentare la gamma di alcune specie. 

 

Continuare a pescare in modo sostenibile richiede l'adozione di nuovi modi di pesca; il settore ittico e i governi devono accordarsi su come gestire al meglio i cambiamenti delle popolazioni ittiche, in particolare quando queste si muovono attraverso i confini internazionali o quando le catture devono essere ridotte in modo significativo.  

Cambiamento climatico e consumo di pesce

Rispetto ad altre proteine animali, il pesce ha un’impronta ecologica più bassa. Uno studio sulle emissioni di gas serra della pesca ha scoperto che per ogni chilo di pesce pescato si producono da 1 a 5 kg di carbonio, una quantità sensibilmente minore rispetto ai 50/75kg prodotti per un chilo di carne rossa.   

Il pesce proveniente da attività di pesca gestite sostenibilmente apporta inoltre ulteriori benefici grazie a una maggiore efficienza delle operazioni e una maggior preparazione ai cambiamenti che possono avvenire nell’ambiente circostante. 

Il programma MSC e il cambiamento climatico

Quando il cambiamento climatico causa delle significative variazioni nello stato di salute di una risorsa ittica, le attività di pesca certificate MSC sono tenute a mettere in atto dei sistemi di compensazione per salvaguardare lo stato di salute di queste risorse; questo è possibile grazie a un monitoraggio regolare, una gestione efficace basata su evidenze scientifiche. 

Quando le preoccupazioni sullo stato della risorsa diventano particolarmente gravi, come dimostrato dai casi dello sgombro e del merluzzo riportati sotto, la certificazione MSC può essere sospesa e il pescato non può più essere venduto con il marchio MSC. 

Lo sgombro dell’Atlantico nordorientale 

Dal 2007 si è registrato un rapido cambiamento nella distribuzione della popolazione dello sgombro atlantico, che si è spostata più a nord a causa dell'aumento della temperatura delle acque.  

Questo ha causato controversie su come condividere le risorse di pesca tra gli stati costieri, che non sono riusciti a trovare un accordo su come gestire al meglio questa popolazione ittica.  Per questo, la certificazione MSC dello sgombro dell'Atlantico nord-orientale è stata sospesa nel marzo 2019 per attività di pesca che operano in otto paesi.  

Merluzzo del Mare del Nord 

Il recente declino delle popolazioni di merluzzo del Mare del Nord è stato attribuito in parte al cambiamento climatico, che ha causato una diminuzione del numero di giovani merluzzi che sopravvivono fino all'età adulta. Per questo la certificazione MSC della pesca al merluzzo del Mare del Nord è stata sospesa nel settembre 2019; le attività di pesca si stanno quindi impegnando per ricostituire la popolazione di merluzzo nei prossimi cinque anni. 

 

Sovrapesca, pesca illegale e distruttiva

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