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MSC Pesca Sostenibile rafforza l’impegno sulle condizioni di lavoro.

Il Marine Stewardship Council (MSC Pesca Sostenibile) nei prossimi mesi aprirà una consultazione per fornire al mercato maggiore certezza circa le condizioni di lavoro dei pescatori/flotte pescherecce e della supply chain certificate MSC. Da oggi, gli stakeholder sono chiamati a dare i loro contributi su una questione delicata come le condizioni lavorative per sviluppare una consultazione il più completa possibile.

"Il Board di MSC riconosce la crescente importanza attribuita alle questioni sociali quando si parla di sostenibilità", ha dichiarato Werner Kiene, Presidente del Board di MSC. "Di conseguenza, è stato deliberato di rafforzare i nostri schemi di certificazione per assicurare agli stakeholder che le condizioni di lavoro delle Fishery e di tutta la filiera certificata MSC, dal mare al consumatore, soddisfano alcuni dei principi maggiormente riconosciuti a livello internazionale."

Questa decisione incrementa l’impegno già preso dal Board di MSC nel 2014 di vietare a organizzazioni condannate per lo sfruttamento della forza lavoro di raggiungere la certificazione MSC.

"Vi è una profonda e diffusa preoccupazione per gli abusi sul lavoro all'interno del settore ittico e della sua supply chain. Molte organizzazioni stanno cercando la soluzione migliore per fornire al mercato strumenti sostenibili ed efficaci per garantire che i loro prodotti e la supply chain rispettino dei principi riconosciuti a livello internazionale sulle condizioni di lavoro, evitando così pratiche scandalose e inaccettabili ", ha dichiarato Rupert Howes, CEO di MSC.

"Mentre diversi standard sociali hanno iniziato a fornire una soluzione per la verifica della supply chain sulla terra ferma, ci sono numerose sfide per fornire garanzie analoghe per le barche in mare. Tuttavia, alcune iniziative sono già in corso. MSC intende imparare da queste iniziative, lavorare con loro, con le Fishery e i propri partner per capire le loro esigenze e aspettative. Il nostro obiettivo è quello di sviluppare un approccio basato sul rischio e richiedere maggiori controlli dove ce ne fosse effettivamente bisogno. Non sarà facile. Incoraggiamo i nostri partner a condividere le loro esperienze con noi al fine di assicurare che i nuovi requisiti siano sia efficaci che misurati", ha continuato Howes.

Tre opportunità per i contributi degli stakeholder.

MSC prevede l'introduzione dei nuovi requisiti concordati in 3 fasi, in occasione delle revisioni dei 2 Standard e dei Requirements già in programma. MSC è aperta a valutare anche soluzioni di altri enti che definiscono gli standard e di terze parti.

La prima inizia oggi, partendo dalla proposta di MSC di introdurre un approccio basato sul rischio, richiedendo ai pescatori/flotte pescherecce certificate di dichiarare, ed eventualmente dimostrare, che non effettuano pratiche di lavoro inaccettabili. Nei prossimi mesi verrà fatta una consultazione che terrà conto degli input che arriveranno in questo periodo. E’ possibile consultare i documenti su improvements.msc.org e mandare i propri contributi a [email protected] . L’implementazione di questi nuovi requisiti è prevista nel 2018 quando ci sarà la revisione dei Fisheries Certification Requirements (FCR).

La seconda e la terza fase riguarderanno l’inserimento di una serie di requisiti sociali verificabili all’interno degli Standard. Verrà fatta una consultazione specifica per i requisiti per la supply chain che si rifletterà nella revisione dello Standard Catena di Custodia (Chain of Custody Standard) nel 2018. Un’altra verrà fatta per le condizioni di lavoro dei pescatori/flotte pescherecce con l’obiettivo di implementare i requisiti sociali concordati entro il 2020, quando è in programma l’aggiornamento dello Standard MSC per la Pesca Sostenibile.